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07 Luglio 2020

Via più rapida anche per i crediti bancari

di Davide Cagnoni e Angelo D'Ugo


 

Il bilancio consolidato sta diventando sempre più spesso una necessità. Infatti, se da un lato gran parte delle agevolazioni fiscali introdotte per via del Covid-19 sono legate a complessi meccanismi di calcolo di ricavi e fatturati che richiedono l'estrazione di dati numerici su base consolidata, dall'altro emerge l'esigenza di soddisfare le richieste delle banche che impongono alle imprese di predisporre una situazione patrimoniale ed economica consolidata, ovvero che riporti i dati aggregati di tutte le società del gruppo con esclusione delle operazioni intercompany. Sono dunque avvantaggiati i gruppi che per legge già redigono un bilancio consolidato.
Ricordiamo che sono esonerate dalla redazione di un consolidato le imprese controllanti che, unitamente alle imprese controllate, non abbiano superato, per due esercizi consecutivi, due dei seguenti limiti (articolo 27 del Dlgs 127/91):

  1. 20.000.000 di euro nel totale degli attivi degli stati patrimoniali (somma complessiva degli importi delle voci A, B, C e D dell'attivo dello stato patrimoniale dei singoli bilanci);
  2. 40.000.000 di euro nel totale dei ricavi delle vendite e delle prestazioni (somma complessiva della voce A1 di conto economico dei singoli bilanci);
  3. 250 dipendenti occupati in media durante l'esercizio (dato recuperabile dalla nota integrativa del bilancio d'esercizio in quanto obbligatorio).

 

Tenuto conto di tutto quanto sopra, sarebbe quantomai opportuno che anche i piccoli gruppi, anche se non obbligati per legge a redigere un consolidato, si attivassero volontariamente per la predisposizione dello stesso. Grazie alla redazione di un bilancio consolidato e, pertanto, all'elisione dei rapporti intercompany, anche le realtà aziendali più piccole sarebbero in grado di ottenere un elevato livello di trasparenza in modo tale da fornire alle banche: 1) una fotografia della situazione patrimoniale complessiva del gruppo; 2) la sua capacità di produrre reddito indipendentemente dalla società nella quale è allocato; 3) la posizione finanziaria netta complessiva.
Tali prospetti e dati consolidati vengono infatti utilizzati dalle banche a supporto delle istruttorie di affidamento per valutare il livello di liquidità di gruppo, che è chiamato a far da garante nel caso in cui la sottoscrittrice del finanziamento si trovasse in difficoltà nei rimborsi. Un altro documento richiesto per l'istruttoria è l'elenco delle imprese incluse ed escluse dal consolidamento. Tale allegato della nota integrativa permette agli analisti di comprendere gli assetti proprietari e le dinamiche gestionali generali del gruppo, per verificare in che modo lo stesso sia in grado di supportare la singola società in situazioni di difficoltà. Confrontando, inoltre, alcuni indicatori economici e patrimoniali a livello consolidato con quelli delle singole società, potranno essere individuate eventuali problematiche sulle quali intervenire. Si pensi al confronto di alcuni indici economici e patrimoniali consolidati con quelli delle singole società quali ad esempio:

 

  • l'incidenza del margine operativo lordo (Ebitda) sul fatturato;
  • il rapporto fra posizione finanziaria netta e fatturato;
  • il rapporto fra crediti verso clienti al netto di Iva e fatturato;
  • il rapporto fra debiti verso fornitori al netto di Iva e costi operativi escluso il personale.

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